Ogni mattina, mi ritrovo a guardare fuori dalla finestra, aspettando che il cielo mi ispiri qualcosa di buono. Ieri, facendo un po’ di zapping televisivo, ho avuto come un pugno allo stomaco. A volte ci si immagina le cose in modo diverso, si aspettano determinati giorni, che riteniamo importanti, e ci si prepara mentalmente un film proprio. Poi quel giorno arriva e niente è come potevamo immaginare. Ho atteso tanto la fine del liceo, la patente, l’inizio dell’università e tanti altri giorni, che ora, riguardandoli, non sono stati proprio come potevo aspettarmi. Non nascondo che molte volte, sono rimasta delusa.

Credevo di trovarmi bene nella facoltà che ho scelto e che ho desiderato frequentare sin da piccina, per realizzare il mio sogno, ma adesso, che ci sono dentro, ho un senso di repulsione. Amo ancora quello che studio e forse è l’unica cosa che mi fa continuare, ma non amo l’ambiente. Ho visto come le persone dal liceo all’università siano cambiate e non pensavo che in 3 mesi, persone viste tutti i giorni, potessero essere così….beh, lasciamo perdere!

Personalmente, mi ritengo una persona media, che non le importa granchè se una sua coetanea ha la giacca firmata o il pantalone all’ultima moda. Credo ancora che una persona valga per quello che ha dentro e per la propria personalità. L’unica cosa che mi rammarica è aver conosciuto persone stupende, che ahimè, abitano “lontanuccio” da me.

Poi non nascondo che spesso mi sento fuori luogo in determinate situazioni, ma apprezzo tutti gli inviti che mi sono stati rivolti, anche se la “mia metà?” per ragioni lavorative è spesso lontana.

Apprezzo il fatto che, nonostante abbia un carattere particolare e nonostante apprezzi stare sola qualche volte, le nuove conoscenze fatte mi comprendano, perchè magari, chi mi conosce da più tempo ci passa sopra, ma chi non mi conosce può rimanerci male e prenderla come una presa di posizione.

Finito.